La grande metamorfosi pittorica

grande metamorfosi pittorica

Impressionismo ed Espressionismo, una successione in termine reale, nel senso che dall’Impressionismo si evolse l’espressionismo; si tratta di due correnti pittoriche molto conosciute, apprezzate e studiate, che hanno lasciato il segno nella storia della pittura, tutti oggi conoscono Van Gogh e Munch, entrambi sono grandi esponenti dell’impressionismo e dell’espressionismo. Queste due correnti divergono per molti aspetti, inoltre, la corrente espressionista non influenzò solo il mondo della pittura, ma anche delle altre arti, come la letteratura e la musica, si trattava di uno stile di vita, che influenzò perfino l’architettura, e questo crea una prima grande differenza rispetto alla corrente impressionista, che riguardò principalmente l’arte figurativa, tenendo come punto di partenza una visione positiva, con colori luminosi e raggianti per la maggiore, luce e colore con pennellate anche veloci, davano l’idea che i pittori impressionisti cercassero di cogliere la luce e i suoi contrasti.

Questa appena descritta rappresenta il grande divario rispetto alla corrente espressionista, che dalla sua ha la peculiare caratteristica di rappresentare in maniera chiara le emozioni e gli stati emotivi, le ansie le paure ma anche il contrario, nel rispetto più totale dei colori, scuri e densi quando l’emozione è negativa, al contrario luce e nitidezza saranno i colori protagonisti. Essendo l’espressionismo una continuazione dell’impressionismo, entrambe le correnti sono caratterizzate da un forte realismo pittorico, nulla a che vedere con la pittura astratta, quindi gli artisti dipingevano qualche stato d’animo o scena reale, o vissuta in realtà.

In Francia, abbiamo due grandissimi esponenti, Fauves e Matisse, primo maestro del colore e della pennellata grossa, bene in vista, non utilizza le sfumature, ma contrasti di colori molto forti, per le ombre, per esempio, i suoi quadri sono caratterizzati dalla tipica caratteristica dei pittori espressionisti francesi, il colore.Arriviamo a Matisse che è davvero l’esponente maggiore della corrente espressionista francese, i suoi dipinti erano caratterizzati dalla semplicità della forma e dell’idea, cioè del concetto che veniva poi dipinto, attraverso una meticolosa ricerca pittorica, di creare dipinti davvero unici, uno stile unico, un espressionista visionario, volto alla conoscenza e all’approfondimento delle forme e del movimento, esprimendola con serenità.

Emozioni e Urla…di Munch

Ci spostiamo su un tipo di Espressionismo più complicato, nero, che porta alla luce le nostre paure e le nostre ansia, si tratta del espressionismo di Munch, che aveva un modo di concepire la vita di carattere esistenzialista, non poteva essere certo considerato ottimista, e amava scavare dentro se stesso, e portare alla luce le sue paure nei sui quadri, e forse questo lo aiutava a liberarsi delle paure stesse, Munch ha lasciato le migliori testimonianze sull’Espressionismo degli stati emotivi, o la sua concezione della vita, tutti aspetti che volle ritrarre e rendere reali e visibili a se stesso, probabilmente per primo, forse è stato come guardare in faccia la paura, e questo aiuta a guarire, ciò che ancora conta di più è la grande capacità di poter rielaborare in maniera così toccante degli stati d’animo, uno dei più grandi esponenti dell’Espressionismo nordico.